“Con Publisher Alice Di Stefano ha inaugurato un nuovo genere letterario: l’auto-bio-fiction. … Il libro lo trovo un capolavoro. E’ talmente assurdo che diventa unico. E’ un pezzo di storia dell’arte italiana. Non sto scherzando. … E’ un romanzo auto-bio-fiction che vale la pena leggere: per gli addetti ai lavori perché ritrovino il coraggio perduto, per i lettori perché imparino cosa significa scrivere senza reticenze, senza macchia e senza paura. … Folli, fatevi del bene, leggete Publisher.” GPS
Publisher è un libro sfacciato, ma sincero. Non inutile né volgare. E dunque coraggioso. Un ritratto italiano non meno ficcante de La grande bellezza di Sorrentino (mutatis mutandis) e uno spaccato di mondo editoriale che, in questi termini, non avevo mai letto.
Publisher ricrea al femminile il genere dell’autofiction, alla Francesco Piccolo, per intenderci. E quando dico al femminile intendo che c’è una cura del dettaglio complementare all’istinto più maschile alla visione di insieme e questo, secondo me, lo rende fresco e nuovo.
Publisher è scritto magnificamente, con un umorismo canzonatorio che sparge pennellate di grottesco su ogni cosa.
“Il grande pregio di Publisher è l’onesta intellettuale dell’autrice che, con grande coraggio e ironia, ha saputo mettere a nudo e smascherare il mercato editoriale italiano.
Se tutti gli autori italiani contemporanei avessero lo stesso coraggio e le stesse capacità narrative di Alice Di Stefano forse la letteratura nostrana non affogherebbe nel mare di autoreferenzialità e pochezza che la caratterizza.”
“Da ragazzina sarei scappata con Heathcliff di Cime tempestose. Da più grandicella, e già vittima del fascino del bruto, con l’amante di Lady Chatterley”
“Uno humour che produce ottime pagine di satira sul mondo dell’editoria e i suoi risvolti salottieri. Uno scoppiettante romanzo d’amore scritto con uno stile brioso e svelto” Giuseppe Pollicelli
“… Humour à la Fielding, si è scritto: lo definirei piuttosto umorismo psicoanalitico, frutto di una metabolizzazione introspettiva e arguta delle imperfezioni di coppia e delle piccole angherie del maschio quotidiano, che consente all’autrice di rimarcare un’indipendenza intellettuale e di spirito altrimenti offuscata dall’ego elefantiaco di Fazi. In certe allusioni caustiche si avverte il retrogusto di qualche rospo mal digerito che rende ancor più pepata la lettura, facendoci simpatizzare con la feroce eleganza delle frecciatine dispensate qua e là, nelle quali non viene risparmiato un mondo editoriale arroccato in se stesso, invidioso e snob. …”
“Publisher ci ricorda molto, per sagacia, eleganza e umorismo, le migliori commedie di Nora Ephron.”
“… una penna ricca di talento a cui va dato il merito di aver scovato, tra i generi, una nuova via per la letteratura contemporanea italiana.”
“Alice Di Stefano è assistita da provvidenziale ironia e aggraziata ferocia, oltre che da un periodare capace di simulare un’ingenuità più caustica ed efficace di qualsiasi ostentata malizia. E così l’apparente apologia sentimentale si rovescia a tradimento nella presa in giro, mentre le circostanze da commedia romantica scivolano tutt’altro che impercettibilmente in atmosfere alla Jerome K. Jerome di Tre uomini a zonzo.”
“Un’ironia alla Helen Fielding applicata ai retroscena del variegato mondo editoriale. Protagonista il Publisher, eroe alla Sorrentino, di cui si raccontano vita e miracoli.” Laura Pezzino
“Uno dei libri più divertenti che abbia letto negli ultimi tempi”, Erina Martelli RMC
“Divertitevi dunque con Publisher, un ritratto di gruppo con editore che vi porterà dal Piceno all’Economist, dalle Maldive allo Strega, per un mondo apparentemente folle, che l’autrice racconta con humour, capacità di evocare, orecchio fino, finta (o vera?) innocenza e pochi peli sulla lingua.” Irene Bignardi, “Vanity Fair”
“Principale virtù del libro è una qualità “femminile” dell’umorismo, tagliente nella notazione di costume ma capace di pietas verso la realtà, accettata per intero in quanto ritenuta al fondo immodificabile. E poi l’incontro tra tono lieve della commedia e dimensione tragico-luttuosa delle cose”. Filippo La Porta, “Il Messaggero”
“Un romanzo in bilico tra vita e favola; una biografia romanzata basata sull’equivoco”. Emidio Premici, “Il Resto del Carlino” – Ascoli
“Tanta scanzonata libidine editoriale mi ha divertito perché la storia è leggera, insensata, perfino giocosa e un tantino cattiva”. Antonio Gnoli, “la Repubblica”
“Publisher è una biografia comica, che si segnala per il perfetto equilibrio di devozione e derisione.” Sergio Frigo, “Il Gazzettino”
“Un libro scritto da una giovane donna che interpreta con saggio senso del limite e sicuro senso dell’umorismo il compito di moglie di un uomo descritto come un comico Narciso. Domanda: ci fermiamo qui o si è aperto un genere?” Maria Serena Palieri, “L’Unità”
“Un ritratto tutto da ridere che trasforma il rampante editore in un personaggio da commedia. Un romanzo che strappa risate a pagina aperta”. Alessandro Mezzena Lona, “Il Piccolo”
“Un libro decisamente comico, col ritmo delle torte in faccia, tra sberleffi, ammirazione e amore”. Mario Baudino, “La Stampa”
“Elido&Alice sono i pirotecnici protagonisti di una fiaba disinvolta, impudica, più che contemporanea.”