Dietro a ogni grande uomo c’è sempre una grande donna.
E, se il grande uomo in questione è uno stronzo geniale e un adorabile paraculo, la suddetta grande donna deve per forza essere dotata di una certa dose di pazienza e di una ben più corposa di (auto)ironia, fosse solo ai fini dell’autoconservazione.
Alice Di Stefano procede con brio ed eleganza in questa “biografia comica romanzata” del marito Elido Fazi, indugiando sui molti difetti caratteriali, ma non tralasciando i successi di un editore che ha indubbiamente – o si circonda di collaboratori dotati di – fiuto per le più svariate tipologie di bestseller.
Recensione su Anobii de La sorella nervosa di Norman Bates

Amiche, CONSIGLIO VIVAMENTE.
Trattasi di storia vera d’amore e di vita, sfociata in un successo, tra due persone non ordinarie (nessuna minima possibilità di identificarsi, dunque).
Pare banale: e invece no; perché dipende sempre da come lo dici.
Questo libro, che si legge sorridendo parecchio, a me ha confermato la convinzione che ironia e intelligenza possano fare davvero la differenza. Trasmette con leggerezza uno dei messaggi più positivi che si possano dare.
Claudia Cadorin su Facebook
E adesso come faccio? Ovvero: Ho appena finito di leggere “Publisher” di Alice Di Stefano
Mi mancheranno Alice Di Stefano e Elido Fazi, che da lettrice ho potuto (in)seguire, sbirciando le loro vite: a casa, al lavoro, in giro per il mondo.
Una lettura piacevolissima e divertente. Un romanzo auto & biografico di una coppia irresistibile. E quando è la moglie/editor a celarsi dietro la voce narrante in terza persona, l’umorismo è assicurato. Alice Di Stefano riesce in un’impresa epica: si trasforma essa stessa in personaggio per indagare l’oggetto amato (che è già personaggio) ad armi pari e raccontare (auto-raccontandosi) con elegante ironia. Il Publisher infatti è tutto e il contrario di tutto: irascibile e generoso, istintivo e meditativo, famelico e spirituale. Se volete sapere cosa accade quando la reincarnazione di Keats incontra la Dea dell’Amore, non vi resta che leggere “Publisher”! Piacerà alle donne perché è anche una bella storia d’amore; piacerà agli uomini perché è molto altro. Quanto a me, mi mancheranno, dovrò farmene una ragione, non sono personaggi di una storia, cristo santo!
Palma almost Lourdes su Facebook
Attraverso una favola irriverente, sfruttando la storia imperniata sulla vita del protagonista, svela un mondo, quello dell’editoria, sconosciuto ai più. E lo fa in modo divertente, onesto e sincero.
Elido, il Publisher, è rappresentato come un personaggio complesso, variegato e ricco di risorse. Un immagine del self made man che conserva intatta la sua umanità grazie alla sua ruspante caparbietà, spesso colorandone carattere, vizi e virtù. Alice raffigura un grande uomo e un grande personaggio con un ricorso tutt’altro che circoscritto alla caricatura. Ed entrambi – lei da autrice, lui da protagonista consenziente – lo fanno con enorme generosità, donando al lettore le proprie storie, le proprie intimità e sentimenti, aprendo casa e casa editrice agli ospiti di questa piacevole e divertita passeggiata nella loro vita-mondo, un po’ giungla, un po’ sottobosco.
Con uno stile ineccepibile (non potrebbe essere diversamente) ed un linguaggio ricco e piacevole Alice, come un Caboto insaziabile, accompagna il lettore attraverso un tumulto di vicende, aneddoti e flashback, con una narrazione apparentemente scanzonata ma che ha la pazienza, la cura e l’astuzia del birdwatcher.
La figura del Publisher Elido è sicuramente maestosa, imponente ed importante, ma costantemente il ‘personaggio’ Alice affiora a consegnare, seppur timidamente, la sua immagine di donna determinata che con sprezzante ironia si muove e vive nell’ecosistema “Elido”.
Molto delicati e carichi di poesia i passaggi nei quali appaiono due donne molto importanti: mamma Titti e nonna Elodia.
Quella dell’Autore è stata una scelta molto coraggiosa, e di conseguenza e per l’eccellente risultato, fortemente premiante.
Vincenzo Zoda su Facebook
Divertente, simpatico, ironico, un modo nuovo di concepire una biografia.
Claudia Lo Coco su Facebook
DIABOLICA ASTUZIA
Presentare l’uomo che si ama (casualmente anche marito, circostanza su cui riflettere)come un adorabile e geniale stronzo non è da tutte. Bisogna essere dotate non solo di grande finezza (direi destrezza) stilistica ma anche della facoltà del titolo. Certo, ci vuole anche un “oggetto” del narrare che accetti di essere ritratto in questo modo. Per quel poco che conoscevo il Publisher, e quel di più che lo conosco ora a fine lettura, direi che ne è stato divertito e lusingato. D’altronde credo che sotto l’auto-definizione di “geniale e adorabile stronzo” il 99 per cento degli uomini apporrebbe la firma (in pectore. Purtroppo il 99 per cento di quel 99 non sono né geniali né adorabili.
Paolo Parigi su Anobii
Straordianario libro! Storia incredibile, raccontata attraverso forti toni brillanti. Eccezionale l’ironia che accompagna la descrizione delle vicende. Delicati i ritratti delle sensazioni intime. Tenero e toccante il capitolo sul Premio Strega. Inoltre questo “romanzo borghese” è un grande esempio di “rapidità” in letteratura. Calvino, nelle sue “Lezioni americane”, ne fa un’apologia e, analizzando la novella di madonna Oretta di Boccaccio, parla di un cavallo e della sua andatura, trotto o galoppo, riferendosi al ritmo. In questo Publisher, sin dalle primissime pagine, emerge immediatamente un ritmo incalzante, rapido, disinvolto e agile che comunica una grande sicurezza, un periodare arioso e misurato, che fa pensare precisamente all’andatura di un cavallo. Inoltre Publisher mi ha fatto pensare al Candido di Voltaire.
Daria su Facebook
Più godibile di un Wodehouse, con un personaggio che al confronto il Panofsky di Richler è un gelataio (veramente giganteggiava a livelli rablesiani finché non ho appreso dai Ringraziamenti che nei rapporti è nella norma) …in sintesi, per me è Strega subito! Senza se e senza ma.
Diego Arquilla su Facebook
Una bio – fiction umoristica con protagonista l’editore Elido Fazi marito dell’autrice, che qui si rivela bravissima nell’orchestrare un personaggio e il mondo editoriale che gli gira intorno.
Alessandra Stoppini per Studio Garamond