“Ciao Premio Strega!” “Perché premio?”
Intanto si aspettava per la cinquina. Ed essendo lo Strega un viavai di telefonate per chiedere voti a destra e a manca, l’ufficio stampa, sull’onda dei risultati appena conseguiti (oltretutto da un editore indipendente), sondava a più non posso i votanti per cercare di sensibilizzare, dall’attrice alla vecchietta, i quattrocento Amici della Domenica. Uno di questi è lo stesso Elido, che la sera della votazione, già in macchina verso casa Bellonci, si accorge di aver dimenticato la scheda a casa.
Tornato indietro di corsa, presa la scheda, direttosi di nuovo verso la meta e giunto appena in tempo davanti alla famigerata urna, riuscì a depositare il suo cartoncino con impresso il logo del liquore Strega (sotto gli occhi di Maria Luisa Spaziani, scrutatrice d’eccezione e lì a presenziare la delicata operazione di voto), giusto un minuto prima che si chiudessero i giochi.
Nella confusione dell’appartamento, già sede dei pomeriggi letterari all’origine del premio, si parla e si sparla col bicchiere in mano: volano così parole grosse, giudizi affrettati, ritratti tagliati coll’accetta, cappotti, cappottini, sussurri e grida, ognuno alle spalle dell’altro e tutti pigiati stretti tra tartine al salmone e calici di prosecco. Fra le piante del terrazzo a ovest (quello a est già stipato all’inverosimile di intellettuali, scrittori, giornalisti, editori), Alice, nella calda serata di giugno, trema nel sentire i nomi dei finalisti scanditi dall’altoparlante appositamente installato nelle stanze e fino all’esterno. Scarpa… Scarpa… Scurati… Lugli… Vighy… Vighy… Vighy… E poi ancora Lugli… Vitali… Scarpa… Scarpa… Vitali… Vighy…
A un certo punto, Alice chiama al telefono la mamma mettendola direttamente in ascolto. Il cuore in gola, la tensione alle stelle per il countdown finale pronunciato ad alta voce tra i gerani e le begonie al quarto piano di via Fratelli Ruspoli 2, la Fazi al completo tifa per Vighy. E Titti, alla fine, ce la fa.


Cesarina (Titti) Vighy è stata una scrittrice italiana.
Veneziana ma romana d’adozione, ha esordito nel 2009, già settantaduenne, con L’ultima estate, vincendo il Premio Campiello opera prima, il Premio Cesare De Lollis ed entrando nella cinquina dello Strega.
Il giorno prima della morte, avvenuta il 1 maggio del 2010, è uscito il suo secondo libro, Scendo. Buon proseguimento, un addio in forma di mail indirizzate a familiari e amici.


